PRESENTATO ALLA STAMPA IL PELLEGRINAGGIO MACERATA-LORETO

Nella foto, da sinistra, mons. Danzi, il sindaco Meschini e il presidente Silenzi.

"II pellegrinaggio è la possibilità per ognuno di noi di intuire, se non comprendere, l'esperienza della vita, il suo senso profondo". Così ha esordito l'arcivescovo di Loreto, mons. Gianni Danzi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Pellegrinaggio Macerata-Loreto che si svolgerà sabato prossimo con partenza dallo stadio Helvia Recina. Il Pellegrinaggio, ha continuato l'arcivescovo, "E' un cammino non solitario, ma fatto in comunione con altri. Una compagnia di persone quindi che percorre lo stesso cammino e la stessa strada. Cammino caratterizzato dalla propria fragilità e di quella di coloro con i quali si condivide l'esperienza del pellegrinaggio. Un cammino che si dispiega dentro le incertezze del percorso: stanchezza, fatica, dolore, tempo, asperità del percorso, incertezze della natura ed altro. Il pellegrino sa da dove parte e donde dovrebbe arrivare. Non è, quindi, un vagabondare verso mete sconosciute, ma compiere un cammino in cui, pur conoscendo perfettamente tutte le incertezze del percorso, vi è la certezza della meta da raggiungere". Ma nonostante ciò, per mons.Danzi il Pellegrinaggio "è una bella avventura nella quale uno porta con sé la propria pesantezza e quella di altri". L'arcivescovo ha poi raccontato l'episodio di un giovane suo conoscente che si era recato ad un pellegrinaggio portando sulle spalle uno zaino con dentro tre mattoni ed una corda. Dunque pesante. Chiesto il motivo, il giovane spiega:"..sono i miei amici che avrebbero desiderato venire con al

pellegrinaggio e non hanno potuto venire...sono quelli a cui ho proposto di venire e non hanno accettato la mia proposta... sono tutti quelli che mi hanno chiesto di pregare per loro..." Parole che mons. Danzi, concludendo il suo intervento, così commenta:"Giovanni ha compreso non solo ciò che è il pellegrinaggio Macerata-Loreto, ma ciò che è la vita". All'incontro con la stampa, svoltosi nella sala consiliare del comune, erano presenti oltre al prelato, Giulio Silenzi presidente della Provincia di Macerata, Giorgio Meschini sindaco di Macerata , Ermanno Calzolaio direttore del Comitato Pellegrinaggio, Don Luigi Traini. responsabile regionale di Comunione e Liberazione, l'assessore Paola Olivelli, Massimo Orselli responsabile della logistica, Paolo Cesanelli responsabile della "Fiaccola per la Pace". Silenzi ripeterà quest'anno l'esperienza personale del pellegrinaggio per poter ondividere con quelli che vi partecipano "il cammino di pace e di speranza". Il rinnovato desiderio di partecipazione, per lui nasce dalla constatazione che vivendo tale esperienza si sente "contaminato dai valori della pace, della giustizia, della fratellanza, dell'amore e della gioia di cui oggi abbiamo bisogno". Perciò, come presidente della Provincia si ripromette di far sì che l'ente che presiede dia tutto l'apporto possibile per la migliore riuscita della manifestazione, e già pensa a come l'istituzione che egli guida possa fare di più e meglio in avvenire, anche per offrire un'accoglienza maggiormente confortevole, soprattutto ai pellegrini forestieri, affinché la positiva esperienza che potranno fare costituisca una valida promozione per le molte altre valide iniziative che la Provincia ogni anno intraprende per qualificare maggiormente il proprio territorio. Il indaco di Macerata Giorgio

Meschini, dopo aver ricordato che la Madonna é la figura che unisce le tre grandi religioni monoteiste, e che pertanto può essere considerata il più alto simbolo di unità tra di esse, ha poi delineato il valido supporto che il comune di Macerata dà al grande evento annuale che il Pellegrinaggio costituisce, ed al quale attivamente partecipano non soltanto varie componenti rappresentative della comunità maceratese, con in primo primo piano le figure istituzionali, alle quali in questa occasione si uniscono le glorie dello sport locale di cui la città capoluogo di provincia da pochi giorni si vanta di avere. Don Traini ha dato poi lettura die telegrammi di adesione al Pellegrinaggio fatti sinora pervenire da alcune personalità.. La Olivelli è di seguito intervenuta per sottolineare il grande valore etico-religioso di cui è portatrice questa grande manifestazione. Della quale, Il prof Ermanno alzolaio direttore del Pellegrinaggio, aprendo la conferenza, ha illustrato contenuti e svolgimento, dicendo tra l'altro che "sarà questa l'occasione per riprendere l'incontro del Papa con i movimenti e le associazioni del 3 giugno scorso in San Pietro e per prepararci al Convegno Ecclesiale di Verona del prossimo autunno (16-20 ottobre) il cui tema è: 'Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo'". "Il Pellegrinaggio, promosso dal movimento di Comunione e Liberazione", ha aggiunto Calzolaio, "è un gesto di fede popolare a cui partecipano ogni anno migliaia di persone, soprattutto giovani. Durante il cammino notturno, che si snoda per circa 27 Km, i pellegrini alternano la recita del Rosario con canti e testimonianze significative". Per quanto riguarda la serata di sabato allo stadio Helvia Recina, il direttore ha

fornito le seguenti indicazione:"Gli ingressi saranno aperti alle ore18,00. L'accoglienza dei partecipanti avverrà in un clima di festa, con musiche e canti. Faranno seguito le testimonianze dall'Italia e dal mondo, in attesa dell'arrivo della Fiaccola della Pace e con essa sarà acceso il tripode sistemato al centro dello stadio, quindi sarà celebrata la santa messa prefestiva, al termine della quale, alle 20,30 circa, avrà inizio inizio l'ordinato ed orante cammino verso Loreto che terminerà il mattino seguente alle ore 6,30 in piazza della Madonna, dinanzi al Santuario della Santa Casa".

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