Hussaim - Haifa, Israele
Ciao a tutti, che fate il pellegrinaggio da Macerata a Loreto. Avrei tanto voluto essere lì con voi. Ho fatto il pellegrinaggio due volte quando facevo l’università; è stata una esperienza indimenticabile.
Come sapete noi dal 7 ottobre siamo in una guerra qui mai vista prima e la situazione non è tranquilla. Dal 7 ottobre ad oggi continua questa situazione per cui tutti preghiamo e desideriamo che finisca. Ma nonostante tutto in questa circostanza io e i miei amici abbiamo capito che ognuno porta la pace dove sta, sostenuto dagli amici e affidandoci all’Unico che dà la speranza e la pace.
Abbiamo capito che l’unità tra di noi c’è quando guardiamo tutti dalla stessa parte e su questo ci aiutiamo sempre mettendoci a pregare insieme e a giudicare insieme. In questo ci ha fatto capire bene qual è la strada giusta la guida del Cardinale Pizzaballa, che in questo cammino ci ha richiamato sempre a non perdere il punto, a capire che Cristo, come dice lui, ha vinto il mondo amandolo e questo deve darci il coraggio di andare a dire che siamo. Quello che state facendo voi lì, per voi, per noi e per il mondo è importantissimo, portando noi nei vostri cuori, affidando tutto, anche la fatica che farete, all’Unico che ci dà la speranza e la pace. Buon cammino, amici!
Giovanna Parravicini, Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana
Cari amici, ringrazio molto di aver scelto, tra le intenzioni da affidare durante il vostro pellegrinaggio, anche quella del popolo e della Chiesa russa. Abbiamo molto bisogno delle vostre preghiere e dell’intercessione della Beata Vergine verso cui state camminando. Ne hanno bisogno sia quelli, che sono tanti, la maggioranza, che non si rendono conto di ciò che sta succedendo, che credono alla propaganda e che quindi sono conniventi in qualche modo con il regime, e anche quelli, soprattutto quelli che, invece, rendendosene conto, sono come impotenti a fermare questo male e cercano nella loro vita quotidiana di riaffermare un volto umano, una possibilità di pace, di perdono, di ritrovare una speranza e di compiere gesti di solidarietà, grandi e piccoli, ciascuno secondo la propria possibilità.
Come mi diceva un’amica poco tempo fa, quando intorno ci sono guerra, repressioni, orrori, le scelte personali tra il bene e il male si pongono a ogni passo e possono costare moltissimo: si possono perdere il lavoro, i soldi, il potere, la libertà, la salute e anche la vita. Più la situazione è terribile, più aumenta la posta in gioco, più la tua scelta acquista valore e significato; più è difficile scegliere, più emergono dubbi, ripensamenti e paure e più prezioso e importante diventa ogni passo verso la luce.
Vi chiedo di pregare per tutti noi perché questa disponibilità al perdono, alla pace a compiere gesti liberi di solidarietà e di scelta tra il bene e il male siano sostenuti dalla preghiera e dalla intercessione della Vergine.
In comunione con voi tutti e un grande grazie.
Chiara, Angela, Elisabetta - Messina
Siamo tre ragazze universitarie di Comunione e Liberazione che vivono l’esperienza del CLU all’università di Messina.
Sono Chiara. Ho proposto ai miei amici di vivere la Macerata-Loreto, perché avevo il desiderio che potessero sperimentare quello che ho provato io stessa: mi sonno affidata alla Madonnina di Loreto in un periodo difficile della mia vita, pieno di cambiamenti, un periodo in cui le mie sicurezze, e anche la mia stessa fede, si stavano frantumando. Ho ritrovato la strada solo grazie al Pellegrinaggio del 2022 e, soprattutto, ho ritrovato la certezza di non essere più sola.
Tutte le vicende che si sono susseguite, tra cui il trasferimento a Messina per l’università, erano accompagnate dalla Sua Presenza. Avevo a cuore, quindi, che altri universitari, amici del CLU, potessero sperimentare la certezza di non essere soli neanche quando ci troviamo a mille chilometri da casa.
Sono Angela. Ho deciso da subito di dire sì all’invito di Chiara per due motivi.
Il primo perché sento spesso nella giornata la necessità di ringraziare per la vita di mio fratello, che a dicembre ha avuto un terribile incidente in moto. Ha perso la funzionalità del braccio destro, ma quando lo guardo ridere, nonostante tutto, nella sua semplicità mi commuovo e sento di dover dire grazie per la possibilità di averlo ancora qui.
Il secondo motivo deriva dal mio desiderio di affrontare la drasticità con cui è cambiata quest’anno la mia vita. Il passaggio dal liceo all’università è stato molto pesante, tra il sogno di medicina in frantumi e la paura per il futuro, le amicizie di una vita ancora piene di un bene in forma inevitabilmente diversa, la chiusura improvvisa e molto dolorosa di uno dei rapporti più importanti
per me da diversi anni, lo stesso incidente di mio fratello e tutto ciò che ha comportato. Mi sono sentita soffocare quel cuore leggero che mi portavo dall’adolescenza e sento un enorme sollievo nel potermi affidare alle braccia della Madonna: che possano afferrarmi e tenermi stretta oggi e sempre.
Sono Elisabetta. Ho deciso di partecipare alla Macerata Loreto perché sento il bisogno di ricordami che c'è un perché più grande nelle cose: nel voto in un esame che non mi soddisfa, nel giudizio di persone che non mi conoscono, nei miei limiti. Ho bisogno di percepire quella Presenza che sento quando ammiro lo Stretto di Messina.
Ho deciso di fidarmi della proposta di Chiara e partire perché ho la necessità di ricordami che non sono sola, per affidare i miei dubbi alla Madonna, perché mi guidi durante questi anni lontana da casa.
Durante questo cammino portiamo con noi tutti i nostri amici di Messina, nella speranza che, quando torneremo, possa trasparire dai nostri volti la presenza della Madonna.